16/03/2025
Home » Verso la mostra dedicata a don Domenico Leonati


Dal 24 aprile al 4 maggio 2025, presso il nostro centro parrocchiale si svolgerà una mostra permanente dedicata alla vita e alle opere di don Domenico Leonati parroco di Ponte di Brenta dal 1737 al 1751 del quale è stata aperta la causa di beatificazione presso la santa sede in Vaticano.


PROFILO BIOGRAFICO (parte 3)


Negli Scarse sono pure le informazioni sui primi anni di ministero di Domenico Leonati, fino al 1730. È verosimile che abbia aperto a Padova, assieme al fratello don Carlo, un collegio-convitto per studenti dell’Università, allo scopo di preservare e consolidare la loro vita cristiana e contrastare i costumi rilassati ai quali si abbandonava gran parte dei giovani giunti in città per gli studi, vivendo per lunghi periodi lontano dalle loro famiglie.
Nel 1730, don Carlo Leonati viene nominato arciprete di Montagnana, storico borgo nell’estremo lembo sud-ovest della provincia di Padova, a poco meno di 60 km dal capoluogo. Vi si trasferiscono anche i due fratelli Domenico senior e Domenico iunior, quest’ultimo non ancora ordinato, e forse la madre Antonia. Anche in quella località don Carlo istituisce un convitto, alla cui attività don Domenico partecipa ancora una volta. Inoltre si adopera a seguire la formazione sacerdotale dell’omonimo fratello minore.
Nel 1734, però, il vescovo di Padova, Minotto Ottobuoni, desgina don Domenico come «Vicario adiutore» presso la natia Battaglia, dove il parroco, lo stesso don Gentili che ha battezzato e avviato al seminario i tre fratelli Leonati, versa in grave infermità e non può essere adeguatamente assistito dal cappellano don Anastasio Damiani, anche lui vecchio e debole di udito.


Don Domenico Leonati assolve il nuovo incarico con dedizione esemplare, grato di poter essere di aiuto al sacerdote al quale la sua vocazione deve tanto. Preferisce mantenere l’incarico anche quando il vescovo Ottobuoni lo invita, con evidente manifestazione di stima, a concorrere per l’assegnazione della parrocchia di S. Margherita d’Adige.
Con tutte le facoltà dell’amministratore parrocchiale, il Servo di Dio rimane a Battaglia fino al 1737, allorché il Vescovo nomina per quella chiesa un nuovo amministratore e sceglie lui come rettore della parrocchia di Ponte di Brenta, a circa 6 km dalla città. (continua)